Ceglie
Messapica
Palazzi di Ceglie: Chionna, Vitale, Chirulli, Cenci, Contuzzi,
Allegretti

Segno emblematico della potenza delle famiglie, i palazzi magnatizi
di Ceglie Messapica rispecchiano non soltanto il gusto e le
disponibilità economico – finanziarie dei committenti,
ma rappresentano una tappa fondamentale nello sviluppo urbanistico
della città, in cui il momento sociale è unito a
quello civile e culturale.
Tra queste residenze, da segnalare
palazzo Chionna,
dominato da uno stemma araldico che funge da supporto alla statua
di pietra di s. Francesco da Paola. Un tempo il palazzo era una
casa religiosa abitata dai Paolotti o frati Minimi, come ricorda la
stessa planimetria dell’edificio.
Il
palazzo Vitale, che fornisce il nome alla via,
troneggia, invece, sul prospiciente largo Ognissanti, un tempo
agorà della magnogreca
Kailìa.
L’edificio ricorda in parte, i moduli del fiorentino palazzo
Pitti, soprattutto per le convesse bugne del pianterreno che,
essendo in pietra viva locale, hanno assunto un prezioso colore
ambrato.
Palazzo Chirulli, sito nell’omonima via, presenta
una settecentesca gradinata sul cui pianerottolo si apre il
portalino decorato da vari elementi artistici e completato da una
cornicetta dentellata, resa meno banale dalla lunetta che la
sormonta. All’interno, nel salone e nella camera da letto, vi
sono decorazioni ed affreschi ascrivibili alla cerchia del pittore
Domenico
Carella , che malaccorti restauri hanno quasi completamente
snaturato. Stupendo l’archetto di trionfo che dava accesso
all’ex – cappella gentilizia: la chiave che lo chiude,
infatti, è costituita dallo stemma araldico dei Greco, un
tempo proprietari dell’edificio.
Sempre su via Chirulli si affaccia il
palazzetto Cenci –
Contuzzi, che alcuni recenti interventi hanno, in parte,
alterato. Resta integro, però, il salone ottagonale, esempio
raro, in Puglia, di una soluzione planimetrica tanto
particolare.
Al termine di via Chirulli si trova, infine,
palazzo Allegretti
- Cenci, la cui facciata, con due ampi portali, è stata
rifatta nel 1871 in pietra tenera locale, impiegata anche nella
costruzione della neoclassica chiesa di san Gioacchino. Importante,
nell’ala prospiciente piazza Vecchia, il soffitto ligneo del
salone sul quale è applicata una enorme tela raffigurante
l’
Angelo del Giudizio, di autore ignoto.
Informazioni
I palazzi Vitale, Chionna, Chirulli, Cenci – Contuzzi sono di
proprietà privata; l’accesso non è consentito
al pubblico. Palazzo Allegretti – Cenci, invece, è
sede della Biblioteca comunale e della Pinacoteca “Emilio
Notte”.
Bibliografia
Conte, Is. – Scatigna Minghetti, G. (1987),
Ceglie
Messapico. Arte – ambiente – monumenti, Martina
Franca, Nuova Editrice Apulia.