Ceglie
Messapica
La chiesa di san Demetrio - Ceglie Messapica

Agli inizi degli anni Sessanta l’ottocentesca chiesa di san
Demetrio subì un improvviso crollo, preannunciato da alcune
crepe apertesi nel soffitto, per cui si fece appena in tempo a
mettere in salvo le statue dei
Misteri e
dell’Immacolata, che da sempre avevano la loro sede in
questa chiesa. Oggi di san Demetrio è rimasta in piedi la
facciata, mentre il campanile è andato completamente
distrutto. La campana, fatta fondere dalla Confraternita
dell’Immacolata, campeggia sul campanile del Seminario
diocesano di Oria, in contrada “san Cosimo alla
Macchia”. Sull’architrave della porta d’ingresso
si trova scolpito l’anno di costruzione e la dedicazione di
questo edificio di culto nell’ultima redazione
architettonica:
“Hac est Domus Immaculatae Conceptionis
Beatae Mariae Virginis Bene Fundata Supra Firman Petram et Firmiter
Aedificata A.B.S. MDCCCLIV”. Come si apprende,
però, dai documenti antichi e dalle numerose visite
pastorali compiute dai vescovi della Diocesi di Oria dal 1565 al
1900, nello stesso luogo, già a partire dal 1500, sorgeva
una chiesa dedicata a san Demetrio, andata distrutta nella prima
metà dell’Ottocento. Per svolgere la propria
attività la Confraternita dell’Immacolata aveva
bisogno di una Cappella, un luogo dove poter riunirsi, officiare la
santa Messa e, in particolare - prima che fosse costruita la
Cappella funeraria nel Cimitero comunale - seppellire i propri
morti. Questa chiesetta era del tutto confacente alle esigenze dei
confratelli, anche per la posizione centrale, a ridosso della
chiesa
Matrice, dove si recavano processionalmente la domenica per
assistere alla Santa Messa. Non conosciamo l’architetto che
ha disegnato la chiesa cinquecentesca, mentre sappiamo che a
costruire quella ottocentesca sono stati i maestri muratori locali
Cavallo e Antelmi, con materiali reperiti dalle cave cegliesi. Essa
fu edificata su suolo capitolare, propriamente nel “giardino
della Chiesa Grande”, con il contributo dei confratelli. Fu
terminata in pochi mesi e consacrata nel 1855 dal vescovo mons.
Luigi Margarita. La chiesa di san Demetrio è in stile
neoclassico, ad una sola navata, con due altari laterali ed un
centrale, dedicato all’Immacolata. La volta era affrescata
con motivi floreali e la copertura dell’altare maggiore era
dipinta con angeli e scene della vita della Madre di Gesù.
Al Campanile si accedeva dall’interno, attraverso una ripida
scalinata. Gli altari laterali erano due, uno dedicato
all’Immacolata, l’altro all’Addolorata.
Nell’antica chiesa era presente uno stupendo organo costruito
a Gallipoli nel 1862 dal maestro organaro Chircher, andato, in
seguito, distrutto. L’organo veniva suonato durante
l’officiatura dei defunti, avendo la Congrega ricevuto dal
Vescovo l’autorizzazione a seppellire i confratelli in questa
chiesa semi diroccata, dove ancora oggi riposano. Non solo i
confratelli erano seppelliti in chiesa ma anche molti cittadini
chiedevano di trovare riposo in questoluogo sacro e di godere
dell’officiatura funebre, versando nelle casse della Congrega
del denaro che veniva utilizzato per i compiti istituzionali del
sodalizio. Con il passare degli anni questo edificio di culto, per
merito della Confraternita, divenne punto di riferimento della vita
religiosa e sociale della città. Venne, infatti, nominato un
organista fisso ed un sacerdote che giornalmente celebrava la
messa; inoltre vi erano due necrofori per il seppellimento dei
defunti.
Informazioni
La chiesa, da quando avvenne il crollo, più di una
quarantina d’anni fa, versa in uno stato di totale abbandono
e degrado.
Bibliografia
Turrisi, C. (1978),
La Diocesi di Oria
nell’Ottocento, Roma, Università Gregoriana
Editrice.
Conte, Is. – Scatigna Minghetti, G. (1987),
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Messapico. Arte – ambiente – monumenti, Martina
Franca, Nuova Editrice Apulia.
Ciracì, M. (1997),
I riti della Settimana Santa a Ceglie
Messapica 1500 - 1900, Latiano, Progetto Physis.
Scatigna Minghetti, G. (2008),
Ceglie Messapica, in
La
Via di Maria. Fede, Arte, Storia. Percorsi Mariani nella Diocesi di
Oria, Manduria, pubblicazione a cura dell’Azione
Cattolica Italiana, Diocesi di
Oria.